Mercato Immobiliare 2025: il vero bilancio di fine anno e cosa aspettarsi dal 2026

I dati sono ben chiari sin dall’inizio dell’anno: il mercato immobiliare italiano sta vivendo una fase di grande trasformazione e fermento, grazie ad alcune dinamiche economiche, sociali e politiche locali ed internazionali. Dicembre è comunque il momento giusto per fare un bilancio preciso, analizzare a fondo il punto della situazione e comprendere quali tendenze e sviluppi si avranno nel 2026: informazioni essenziali per chi vuole vendere, acquistare, affittare o investire nel mattone. Ecco tutto quello che occorre sapere.

Bilancio di fine anno 2025, il report di Nomisma

Un concreto bilancio di fine anno è quello rilevato con dati aggiornati dal report di Nomisma da poco presentato, ovvero il 3° Osservatorio sul Mercato Immobiliare 2025. Il settore -nel complesso- ha dimostrato una crescita moderata rispetto agli anni precedenti, ma comunque sempre positiva e performante; il residenziale è sicuramente il segmento che ha innalzato il volume delle transazioni nel settore, con una costante forte domanda, ed il supporto di un miglior accesso al credito, favorito da tassi di interesse contenuti in confronto al recente passato. Ciò ha comportato una crescita del 2-3% su base annua dei prezzi degli immobili, ovviamente con grandi differenze tra le diverse zone e città italiane. Milano, Roma e Torino hanno goduto di un interesse più marcato, mentre le aree meno densamente popolate sono state caratterizzate da una crescita più contenuta. Tale andamento è stato supportato anche dalla crescente mobilità lavorativa e dal fenomeno del lavoro da remoto, stimolato anche dai cosiddetti nomadi digitali, che ha incentivato molte persone a trasferirsi in località meno centrali ma più tranquille. Diverso è il discorso invece per il segmento commerciale: c’è stata una riduzione della domanda di uffici e spazi per attività tradizionali. Il motivo va ricercato nella digitalizzazione degli acquisti e nello smart working, tendenze che stanno imponendo al mercato, una profonda trasformazione: si riprogettano gli spazi, con una crescente domanda di immobili destinati a usi ibridi, come i co-working.

Previsioni mercato immobiliare 2026

Partendo da ciò Nomisma ha descritto anche concrete previsioni per il 2026. Il nuovo anno si presenta con una rinnovata fiducia nel mattone, ma con tante sfide ancora aperte. Sicuramente si avranno numeri ancora in crescita, ma con un ritmo più moderato. Tra i fattori principali da tenere presenti, in grado di influenzare il settore, permangono le politiche di agevolazioni fiscali legate al residenziale e più in generale quelle sull’efficientamento energetico, le favorevoli condizioni creditizie, che- a meno di forti scossoni economici internazionali- dovrebbero rimanere tali e le varie dinamiche demografiche. Si prevede infatti che la domanda di abitazioni residenziali rimarrà alta, con una crescita costante di interesse verso soluzioni green. Forte dovrebbe comunque ancora essere la richiesta di immobili di lusso, così come anche quella di soluzioni più accessibili per le famiglie giovani. Ed i prezzi? In media si avranno aumenti contenuti, ma con picchi probabili nelle grandi città, in alcune aree urbane o in località emergenti.

Il mercato immobiliare a Roma: esempio del trend italiano

La Capitale è un buon esempio per descrivere al meglio tutte queste dinamiche, grazie al continuo flusso di residenti e investitori. Roma rappresenta da sempre uno dei mercati più attivi in Italia e secondo i dati di Nomisma, il 2025 non ha fatto altro che confermare tale trend. I prezzi delle abitazioni nel corso degli ultimi 12 mesi sono aumentati, ed alcune zone si sono dimostrate in forte espansione. I quartieri centrali e semicentrali, come il centro storico, Prati e Trastevere, sono stati caratterizzati da una forte e stabile domanda, sia da parte di acquirenti privati che di investitori. Del resto, gli immobili in queste zone sono considerati storici e di alta qualità, per cui rappresentano una buona opportunità di investimento, sia sul breve che sul lungo termine: con prezzi più alti al mq, ma in costante rivalutazione. Anche quartieri come Ostia, Garbatella e San Giovanni sono stati comunque oggetto di una interessante ripresa del mercato, riuscendo a coniugare prezzi più modici con un’offerta di servizi completa e un buon collegamento con il centro della città. Permangono però delle sfide: l’offerta immobiliare continua ad essere insufficiente rispetto alla domanda, soprattutto in alcune zone. Ciò, come è facile intuire ha provocato (e continuerà a farlo), un disequilibrio e quindi un aumento dei prezzi al mq; il tutto senza considerare le numerose difficoltà burocratiche ed amministrative che possono rallentare i processi di compravendita, come ad esempio i permessi di ristrutturazione in alcune zone centrali.

Comprare, vendere o affittare? I consigli per il nuovo anno e a chi rivolgersi

In tale contesto dunque, conviene comprare, vendere o affittare un immobile? La risposta dipende da numerosi fattori ovviamente, non può essere generale: il luogo, la situazione economica personale, gli obiettivi abitativi o di investimento, le condizioni del mercato nel momento specifico della trattativa, eccetera. Vanno quindi fatte alcune considerazioni, come le seguenti.

  • Comprare un immobile nel 2026 potrebbe essere una scelta vantaggiosa, soprattutto se si guarda a lungo termine. I tassi di interesse, seppur in leggera crescita, non dovrebbero raggiungere livelli esorbitanti, e la domanda di immobili di buona qualità rimarrà forte, specialmente nelle grandi città come Roma o Milano. Attenzione però alle zone e ai prezzi!
  • Vendere, invece, può essere l’opzione giusta per chi possiede una casa in una zona molto richiesta e vuole sfruttare il picco dei prezzi. Per farlo però occorre agire e reagire con velocità, ma soprattutto affidandosi a professionisti del settore che possano gestire tutte le fasi della transazione, garantendo un buon affare.
  • Affittare: nelle grandi città, caratterizzate da un flusso continuo di turisti, studenti e professionisti, la locazione può essere sicuramente una buona soluzione di business con gli affitti brevi; ma anche la domanda di contratti a lungo termine è sempre alta e quindi è un’opzione da non trascurare per chi vuole avere un’entrata fissa, con meno pensieri.

In ogni caso, per affrontare al meglio il mercato del 2026, è fondamentale affidarsi a consulenti immobiliari esperti, come quelli di iad immobiliare. Grazie alla loro conoscenza approfondita del mercato e al supporto di una rete capillare di agenzie locali, guidano i clienti nelle scelte più adatte alle personali esigenze, garantendo un servizio trasparente e professionale. Basta visitare il sito di iad per contattare l’agente immobiliare operativo nella zona di interesse.

Riepilogo dell'articolo

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