Quanto costa fare un trasloco completo? Non è facile rispondere in modo preciso a questa domanda perché in gioco entrano diverse variabili. Quali? Sicuramente la quantità dei mobili e le loro dimensioni, così come la distanza da un luogo all’altro o l’imballaggio. Ecco, dunque, come un preventivo può cambiare in base a tali fattori e come scegliere al meglio in base alle proprie esigenze.
Quanto costa fare un trasloco: le variabili
Acquistata o affittata la casa dei propri sogni, attraverso una seria agenzia di fiducia come iad Italia, non resta che organizzare il trasloco. Prima di richiedere un preventivo ad una ditta è importante essere preparati su alcuni aspetti e consapevoli di altri: il costo di un trasloco varia, infatti, in base a numerosi fattori. I principali sono i seguenti:
- La città in cui si opera: alcune come Roma o Milano sono sicuramente più care di altre e questo si può evincere anche nel settore dei traslochi; al contempo un paesino di provincia può richiedere lo spostamento di una ditta per diversi chilometri, con costi aggiuntivi;
- Le tempistiche: urgente o meno, ma anche particolari esigenze di trasloco in poche ore, richiedono un maggior numero di operatori e mezzi;
- L’esperienza della ditta, comprensiva della disponibilità dei mezzi necessari: si tratta di qualità del servizio offerto, una garanzia importante che in genere si paga di più;
- Le distanze da un luogo all’altro dove vanno portati i mobili;
- Smontaggio e montaggio del mobilio (la cucina in genere ha un sovrapprezzo e viene calcolata a parte);
- Imballaggio degli stessi e di tutto quello che contengono, dai bicchieri ai soprammobili e argenteria, ma anche quadri, libri, vestiti, biancheria, posate ed altri oggetti della cucina o del bagno, tv, elettrodomestici piccoli e grandi, eccetera
- Materiali per l’imballaggio dei beni (ne esistono di diverso tipo e qualità);
- Smaltimento degli stessi dopo il trasporto;
- Trasporto dei beni (mobili e scatoloni);
- Trasporto di opere d’arte, mobili pregiati o comunque ingombranti come può essere ad esempio un pianoforte a coda;
- Eventuale assicurazione sui danni;
- Accessibilità agli immobili, come ad esempio se esiste un ascensore o se la strada è abbastanza larga per i mezzi di trasporto: spesso può infatti essere necessaria una piattaforma montacarichi, o una gru con cestello, talvolta anche per semplificare il lavoro e velocizzarlo; in tali contesti va calcolato nel costo del trasloco anche l’affitto di tali mezzi, nonché quello dell’operatore ed eventualmente la tassa di occupazione del suolo pubblico perché stazionino in strada il tempo utile;
- Necessità di assicurare i materiali in un deposito per un determinato periodo.
Costo trasloco mobili
È chiaro che in un trasloco il costo maggiore risiede nella quantità di mobili e di scatoloni da trasferire. A differenza di quanto si creda però questo non viene calcolato per quantità numerica, bensì per dimensioni e metri cubi. Bisognerà ad esempio partire dall’ampiezza dell’armadio o da quella del letto, del comodino, dei materassi, così come del tavolo, delle sedie, eccetera. Gli operatori del settore per dare un’idea rapida ai clienti, si basano sulla metratura dell’appartamento: la loro esperienza permette di fare un calcolo approssimativo di quanti mobili ed oggetti – con conseguenti scatoloni – occorre traslocare. Un esempio? Un medio bilocale in genere “contiene” circa 20 m3 di beni, mentre un appartamento più grande con 3 o 4 stanze può arrivare fino al doppio. Per avere un preventivo preciso comunque è sempre importante fornire alla ditta la possibilità di un sopralluogo o la misura di ogni oggetto da imballare o spostare. Un discorso a sé stante va fatto inoltre sugli imballaggi: ne esistono di diversa tipologia e qualità con conseguenti diversi costi. In genere la protezione dei mobili è standardizzata, ma per gli scatoloni è diverso. C’è chi preferisce prepararli da sé e chi invece affidare anche questa incombenza alla ditta per un trasloco senza pensieri. Poiché si tratta di un lavoro lungo e preciso, richiede una voce a parte del preventivo dei prezzi. Il consiglio, se si vuole risparmiare qualcosa su un trasloco è impegnarsi su questo fronte: preparare da soli gli scatoloni (ma iniziando presto, rispetto al giorno del trasloco). Può servire anche ad eliminare tutto il superfluo, con un sano decluttering: dagli abiti che non entrano più, al soprammobile orribile nascosto in un cassetto, passando per le infinite paia di scarpe ormai non di moda o la biancheria logora. I contenitori si possono acquistare per conto proprio, direttamente dalla ditta o reperire in forma gratuita presso alcuni negozianti. Meglio se di piccole dimensioni, per facilitare il loro sollevamento.
Quanto costa dunque fare un trasloco completo?
Data per certa la sussistenza di tutte queste variabili, è complicato dire quanto effettivamente possa costare un trasloco completo. Si può tentare con delle medie statistiche. Entrando nel dettaglio ad esempio: un trasloco semplice di un appartamento di circa 80 mq con smontaggio e rimontaggio dei mobili entro i 100 Km, ovvero nell’ambito della stessa città, può costare dai 700 ai 1000 euro. Considerando anche l’imballaggio dei beni, lo smaltimento dei materiali e l’eventuale assicurazione sui danni, il preventivo può toccare i 1500 euro. La cifra sale anche fino ai 1800 euro se si tratta di un trasloco su scala nazionale, che copra più di 300 km o sia via mare; si arriva a 2000-4000 euro per uno internazionale e fino a 6000 per uno intercontinentale.