Immobili di lusso: caratteristiche distintive, normative e regimi fiscali

Immobili di lusso? Non sono ovviamente per tutti, ma rappresentano un settore particolarmente interessante del mercato del mattone, non solo per gli investitori in cerca di rendimenti elevati, ma anche per coloro che desiderano abitare una dimora di prestigio. La compravendita di tali proprietà è ovviamente più complessa di altre e richiede una serie di conoscenze ed informazioni in più: coinvolge infatti aspetti che non riguardano esclusivamente lo stato di conservazione e rifinitura dell’immobile stesso, ma anche la sua ubicazione ed una serie di norme e leggi fiscali che ne determinano la gestione e la valorizzazione. Ecco, quindi, una guida completa di cosa occorre sapere prima di affrontare un siffatto investimento, per comprenderne le caratteristiche distintive, le normative vigenti che li regolano e i regimi fiscali ad essi associati.

Banalmente possiamo pensare che un immobile di lusso si contraddistingua per la sua bellezza e le rifiniture che lo caratterizzano. In realtà esistono delle peculiarità specifiche per distinguerli. Tra queste troviamo:

• Ampia superficie, oltre i 240 mq
• Ubicazione privilegiata: ovvero sono spesso situati in zone panoramiche, centrali, storiche, esclusive, in località turistiche di alto livello come la Costiera Amalfitana o il lago di Como, o in aree residenziali di prestigio.
• Design e architettura: gli immobili di lusso presentano soluzioni architettoniche uniche, spesso storiche o realizzate/ristrutturate da professionisti rinomati, non solo nella struttura principale, ma anche nel design interno e dell’arredamento.
• Materiali di alta qualità: lo stesso vale per la qualità dei materiali che sono sempre pregiati, come marmi, legni particolari, cristalli o tecnologie avanzate, il tutto per garantire il massimo comfort.
• Servizi aggiuntivi: spesso gli immobili di lusso sono dotati di impianti sofisticati, come piscine, spa, palestre, ascensori privati, e persino sistemi di domotica per il controllo automatizzato di tutte le funzioni dell’abitazione.
• Privacy e sicurezza: rappresentano un altro aspetto distintivo. Tali dimore sono infatti comunemente protette da sistemi di sorveglianza e sicurezza all’avanguardia.

La normativa vigente italiana stabilisce comunque ulteriori peculiarità per contraddistinguere e gestire tali immobili. In particolare, nelle compravendite e tassazioni occorre avere presente una specifica classificazione degli stessi. In tal senso in realtà il concetto di “immobile di lusso” non è dotato di una definizione precisa, ma è legato al valore dell’immobile e alla sua posizione. Le disposizioni fiscali e le agevolazioni, come quelle relative all’Imposta di Registro e all’IVA, variano infatti in base anche a questi parametri, come a quelli che riguardano la tutela del patrimonio storico e culturale. Molte di queste proprietà, infatti, sono vincolate come beni culturali, il che implica una serie di limitazioni sulla loro ristrutturazione o modifica. Ne conseguono normative specifiche che ne garantiscono la conservazione e la protezione, anche con incentivi fiscali per chi investe nel recupero del patrimonio edilizio storico.

Vediamo nel dettaglio. Le proprietà immobiliari di lusso, essendo di elevato valore, ovviamente sono soggette a trattamenti fiscali diversi rispetto a quelle di medio e basso livello. Nel nostro Paese, si pagano al riguardo imposte patrimoniali come l’IMU (Imposta Municipale Unica), e l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF). Questa seconda va ad impattare sui redditi derivanti dalla locazione degli immobili di lusso, mentre l’IMU è applicata con aliquote più alte. Non solo: anche l’Imposta di Registro per la loro compravendita è solitamente più elevata e non sussistono le agevolazioni per la prima casa. Nello specifico occorre fare riferimento all’articolo 33 del Dlgs 175/2014, che esclude da tale opportunità gli immobili iscritti alle categorie catastali A/1, A/8 ed A/9. Tuttavia, è possibile ottenere agevolazioni e/o incentivi, laddove si proceda alla conservazione o al restauro di beni considerati patrimonio edilizio di pregio vincolati dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali.

Investire in immobili di lusso rappresenta una scelta ottimale e ricca di vantaggi per chi cerca rendimenti elevati e un’opportunità di diversificazione del proprio portafoglio. L’Italia è ricca, per le bellezze naturali, storia e patrimonio culturale, di dimore di pregio, soprattutto in alcune località come Milano, Roma, la Costiera Amalfitana e la Sardegna. Tali aree offrono un’alta domanda sia per la compravendita che per gli affitti di lusso, con profitti più alti rispetto ad altre tipologie di proprietà. Inoltre, gli immobili di lusso tendono a essere meno vulnerabili alle fluttuazioni del mercato, il che li rende la scelta ideale per gli investitori, data la stabilità. L’acquisto di una villa storica, di un attico nel centro di Milano o di una residenza esclusiva in una località balneare rappresenta non solo una forma di investimento economico, ma quindi anche un bene di valore durevole nel tempo.

Quando si tratta di acquistare o vendere un immobile di lusso, è importante evitare di affidarsi al caso. Occorre rivolgersi ad addetti del settore con esperienza comprovata nel luxury estate. I professionisti di iad, una rete di consulenti immobiliari indipendenti, offrono questa garanzia, con un servizio personalizzato, consulenze su misura e trattative riservate. Il gruppo, la rete sul territorio e la lunga attività nel settore, permettono anche l’accesso ad un ampio portafoglio di proprietà esclusive, per ogni esigenza. Gli esperti iad accompagnano inoltre i clienti in ogni fase della compravendita, a partire dai consigli sul miglior investimento, fino al rogito e a consulenze sui regimi fiscali e le normative vigenti, aspetti particolarmente preziosi quando si tratta di transazioni immobiliari di alto valore. Come fare dunque? Basta visitare il sito di iad e trovare il consulente che si interessa della zona di prestigio richiesta.