Perché il mercato residenziale italiano è tornato a correre e cosa aspettarsi nei prossimi mesi.
Le compravendite immobiliari sono in crescita nel 2025. A confermare la tendenza e le previsioni degli scorsi mesi sono arrivati i dati dell’Agenzia delle Entrate sul primo trimestre: si tratta di un + 11% rispetto allo stesso periodo del 2024, con incrementi che riguardano molti settori, non esclusivamente il residenziale. Questa effervescenza del mercato è data da diversi fattori, come l’abbassamento dei tassi di interesse ed una politica monetaria più accomodante da parte della BCE, maggiore fiducia delle famiglie e operazioni strategiche sul fronte degli investimenti istituzionali. In un contesto segnato dalla fine del boom dei rincari post-pandemia e da una ancora limitata offerta, il settore si sta dimostrando capace di una vigorosa reazione, ponendo le basi per un proficuo proseguo, anche nei prossimi mesi. Ecco tutto quello che bisogna sapere al riguardo se si vuole investire in un immobile.
Compravendite in crescita nel primo trimestre 2025: i dati OMI dell’Agenzia delle Entrate
L’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate, ha pubblicato i dati delle effettive compravendite riguardanti il primo trimestre del 2025. Sono state vendute circa 172.000 unità abitative, 17.000 in più rispetti al gennaio‑marzo 2024, pari a un +11,2 % su base annua. Tale impulso, se confrontato con il trimestre precedente -il quarto 2024-, ha un segno di crescita del + 7,6%, a conferma che la tendenza positiva dello scorso anno si sta consolidando, come da previsioni degli esperti. L’incremento delle compravendite risulta abbastanza omogeneo su tutto il territorio nazionale, benché sia possibile distinguere dei picchi e delle eccezioni:
· Nord Est: +14,7 %
· Nord Ovest e Centro: circa +12–12,7 %
· Sud: +6,3 %
· Isole: +6,8 %.
Ovviamente i capoluoghi hanno dimostrato un interesse maggiore (+11,6%) rispetto a Comuni più piccoli (+11%), ma senza una vera grande distinzione, segno evidente che gli acquirenti sono disposti a spostarsi anche in provincia per una migliore qualità della vita o per i prezzi al mq più contenuti. Ovviamente anche le grandi città hanno confermato le tendenze di acquisto, già adeguatamente in risalita nei mesi precedenti:
· Genova: +13,5 %
· Torino: +12,2 %
· Roma: +10,7 %
· Bologna: +9,3 %
· Palermo: +8,8 %
· Milano: +7,1 %
· Napoli: +6,1 %
Solo Firenze segna invece un calo: ‑6,2 %.
Compravendite in crescita 2025, tra mutui favorevoli ed agevolazioni
Tra i vari fattori che hanno favorito l’aumento delle transazioni immobiliari residenziali, c’è sicuramente quello economico: la BCE sta adottando una politica monetaria più rassicurante per i cittadini e gli interessi sui mutui ipotecari sono scesi. Si parla di un 3,22 %, con un ribasso di 9 punti base rispetto al trimestre precedente e di 76 rispetto a marzo 2024! Il 45,8 % dei nuovi acquirenti 2025 ha infatti potuto finanziare l’acquisto di una nuova abitazione con un mutuo. Anche questo dato è in crescita: + 4 % sul trimestre precedente e 7 punti circa su base annua. Tutto questo ha mosso finanziamenti per circa 10,3 miliardi di euro, ovvero 3 miliardi in più rispetto a gennaio‑marzo 2024. Sinonimo di una forte ripresa del settore e di fiducia generale nell’andamento dell’economia. Di particolare rilievo anche il ricorso alle agevolazioni per la prima casa che nel primo trimestre 2025 hanno riguardato il 73% delle compravendite.
Compravendite in crescita nel 2025, non solo case
Anche nel settore non residenziale le compravendite sono aumentate in questi primi tre mesi dell’anno: nel complesso si tratta di un +5–5,4 % nel numero di transazioni, con oltre 57.000 unità. Nello specifico il segmento terziario‑commerciale ha segnato un +6,7 %, trainato in particolare dagli uffici e dai capannoni, mentre il settore produttivo industriale mostra una lieve contrazione. La tendenza di crescita si è dimostrata più forte al Sud e nelle isole, soprattutto per ciò che riguarda negozi e depositi (+8%). Un altro dato di particolare interesse, che può aiutare a comprendere meglio questa ripresa del settore riguarda gli investimenti che, secondo alcuni esperti, avrebbero raggiunto nel primo trimestre 2025 i 2,58 miliardi di euro, con un aumento del +29 % rispetto allo stesso periodo del 2024. I segmenti più attrattivi si sono dimostrati essere i seguenti:
· Logistica e industriale: +61 %
· Office: flessione del 2 %, ma con investimenti concentrati principalmente a Milano
· Ospitalità: +180 %
· Retail: +619 %
· Living (co-living, student housing, residenze): +244 %.
Compravendite in crescita nel 2025, dove e come investire?
È quindi questo un buon momento per il mercato immobiliare, anche per investire, sia nel residenziale che altrove. Queste alcune direttrici strategiche:
· Logistica: il boom dell’e-commerce continua, e l’Italia registra ulteriori afflussi di capitali nel settore. Le regioni Nord‑Est e Nord‑Ovest, con poli come Milano, Verona e Bologna, restano snodi fondamentali;
· Retail e high-street: Milano si conferma l’hub principale, ma anche città secondarie e centri storici hanno visto aumenti di fiducia tra gli operatori;
· Ospitalità e living: investimenti massicci nelle strutture dedicate a studenti, affitti temporanei e soluzioni flessibili, in risposta a mobilità e digitalizzazione;
· Office da riconvertire: significativo il fenomeno delle conversioni (office‑>residenziale/ospitalità) – un’opportunità anche per investimenti in rigenerazione urbana.
Il mercato residenziale è tornato a crescere: perché e cosa aspettarsi nei prossimi mesi
E per coloro che sono interessati esclusivamente al residenziale? Sia come propria abitazione che come investimento da mettere a reddito? Le compravendite in questo segmento del mercato sono in costante aumento! Ciò può essere spiegato con i seguenti fattori chiave:
· Tassi più bassi dei mutui: hanno reso accessibile il finanziamento anche a famiglie con redditi moderati
· Domanda accumulata: dopo anni di incertezza e pressione economica, molte famiglie, bloccate dalla situazione, hanno deciso di muoversi nel mercato, cogliendo al volo il momento favorevole, per acquisire la casa dei propri sogni e spesso dire addio ad affitti onerosi
· Agevolazioni fiscali: la conferma delle detrazioni “prima casa” ha mantenuto viva la spinta degli acquirenti primari (famiglie giovani, coppie, ecc.)
La prosecuzione di questa tendenza positiva sembra scontata per i prossimi mesi. L’importante è che il quadro macroeconomico resti stabile ed i tassi di interesse in discesa o comunque bassi. Al momento gli istituti di credito stanno proponendo ancora mutui a tassi fissi e variabili agevolati, che possono ampliare il bacino dei compratori. L’offerta delle soluzioni immobiliari, comunque, soprattutto nelle grandi città- e per ciò che riguarda le nuove costruzioni – rimane limitata. Ciò spinge ad un aumento dei prezzi. Diverso è il discorso per l’”usato”: continuerà ad attirare la maggioranza dei compratori, anche grazie ai bonus fiscali per le ristrutturazioni. Non solo: se nei grandi centri la crescita potrebbe rallentare per saturazione, nei mercati secondari e borghi emergono potenzialità interessanti legate a smart working e migrazione interna.
Compravendite immobiliari, a chi rivolgersi?
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