Bonus condizionatori 2022, tutto quello che c’è da sapere

La Legge di bilancio 2022 ha prorogato ancora una volta il bonus condizionatori, con varie formule, percentuali di agevolazioni e scadenze. Ma in cosa consiste di preciso? Chi può usufruirne e come va richiesto ed ottenuto? Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo

Bonus condizionatori 2022, cos’è

Quando si parla di bonus condizionatori si fa riferimento ad agevolazioni fiscali che riguardano la sostituzione di un vecchio impianto di raffrescamento o l’installazione di uno nuovo, nell’ambito di interventi di ristrutturazioni edilizie e/o efficientamento energetico. A seconda dei casi lo sconto fiscale può essere del 50%, del 65% o addirittura del 110%, con detrazioni tramite dichiarazione dei redditi, cessione del credito o sconto in fattura. Vediamo nel dettaglio come si differenziano le varie opzioni.

Bonus condizionatori 2022 al 50%

Il bonus condizionatori al 50% permette di rientrare della metà delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione dell’impianto. Si inserisce nel bonus casa, ovvero nell’agevolazione fiscale spettante in caso di ristrutturazione edilizia di un immobile insieme al bonus mobili. La normativa di riferimento prevede la detrazione nella dichiarazione dei redditi, lo sconto in fattura o la cessione del credito (ma non per il mobilio).

Nel primo caso il recupero della spesa sarà distribuito in quote di pari importo per 10 anni. C’è un tetto massimo di spesa- 96.000 euro -così come una scadenza: entro dicembre 2024. Inoltre, i condizionatori devono garantire un risparmio energetico ovvero appartenere almeno alla classe A+, certificata dal produttore o dall’istallatore. Non è necessario che siano caratterizzati da una pompa di calore, così come non serve avere un ISEE basso. È però richiesto il pagamento attraverso un bonifico parlante specifico e la comunicazione tramite piattaforma online all’ENEA di avvenuta installazione o collaudo (entro 90 giorni dagli stessi).

Bonus condizionatori senza ristrutturazione

Si può usufruire della medesima agevolazione anche senza una vera e propria ristrutturazione edilizia, a patto che si eseguano interventi di manutenzione straordinaria che vengono considerati equiparabili. Esempi ne sono il rifacimento dell’impianto idraulico o di quello elettrico. Il tetto massimo di spesa in questo caso, comprensivo di bonus mobili ed elettrodomestici, per il 2022 è pari a 10.000 euro che scenderanno a 5000 nei 2 anni a seguire. Il beneficio fiscale in questione non prevede lo sconto in fattura o la cessione del credito: si può optare esclusivamente per la detrazione fiscale in seno alla dichiarazione dei redditi. L’acquisto deve avvenire in data successiva all’inizio dei lavori, che comunque devono essere avviati dopo il 1° Gennaio 2021. Il bonifico parlante non è necessario, ma la spesa va effettuata solo con altri mezzi tracciabili (carta di credito, bancomat, assegno, bonifico semplice), mai in contanti. Necessario sullo scontrino o fattura il codice fiscale del contribuente che richiede la detrazione.

Bonus 65 % condizionatori

L’agevolazione fiscale sale al 65% in caso di acquisto ed installazione di un condizionatore con pompa di calore (ovvero capace in inverno di riscaldare e d’estate di raffrescare) in seno all’ecobonus, attivo a questa percentuale fino alla fine del 2024 con un tetto massimo di spesa pari a 46.154 euro. Come si evince dal nome del bonus il principio è quello dell’efficientamento energetico. E’ necessario il bonifico parlante così come è obbligatoria la comunicazione all’ENEA che deve comprendere l’asseverazione di un tecnico abilitato, la descrizione dei lavori svolti con le spese correlate ed il risparmio energetico ottenuto (attestato tramite APE), nonché i dati catastali dell’immobile e quelli fiscali di chi acquista ed usufruisce del bonus.

Bonus condizionatori 110 %

Laddove nel condominio o nella villetta si eseguano i lavori del superbonus 110 % è possibile anche inserire in tale agevolazione anche i condizionatori, in qualità di interventi trainati. Condicio sine qua non è quella di effettuare i lavori trainanti (cappotto termico in primis) in grado di produrre un miglioramento energetico complessivo di almeno 2 classi. A seconda degli immobili le scadenze per il termine di lavori sono diverse. La normativa comunque richiede una burocrazia piuttosto complessa con progetti, asseverazioni e comunicazioni all’ENEA. Il fai da te non è possibile: occorre rivolgersi a dei tecnici specializzati, impiegati in seno al complessivo progetto di ristrutturazione le cui parcelle rientrano nell’agevolazione fiscale. E’ possibile richiedere la detrazione, cedere i crediti o ottenere lo sconto in fattura.

Bonus condizionatori 2022, a chi spetta?

In generale il bonus spetta ai proprietari dell’immobile, ai nudi proprietari, usufruttuari, comodatari o affittuari. Ovvero a chi sostiene le spese e ne richiede la detrazione. Chiaramente solo una persona può richiedere il beneficio fiscale per l’intervento su un singolo immobile. Se la casa è in affitto, ad esempio, e l’inquilino decide di installare un condizionatore a proprie spese, previo accordo con il proprietario, può richiedere il bonus del caso. E quando il contratto scade? Avendo acquistato l’impianto, può mantenere la detrazione per gli anni rimasti.  In caso di vendita dell’immobile invece il proprietario può mantenere i crediti o cedere le restanti detrazioni all’acquirente, ma tutto va riportato in sede di rogito. Il problema non si pone quando si opta per lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Riepilogo dell'articolo

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