Bonus bagno 2022? Per rifare la toilette di casa lo Stato prevede alcune agevolazioni fiscali. Queste sono sostanzialmente di due tipi: il bonus idrico e quello per la ristrutturazione. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le differenze.
Bonus bagno cos’è
Quando si parla di bonus bagno 2022 si fa riferimento ad un’agevolazione fiscale concessa più in generale in caso di ristrutturazione. Consiste in una detrazione ai fini IRPEF del 50% del costo sostenuto fino ad un massimo di €96.000 di importo totale. La cifra sarà rimborsata in 10 anni con pari quote, fermo restando la possibilità di richiedere lo sconto in fattura alla ditta esecutrice. La ristrutturazione può riguardare qualunque ambiente della casa, compresa la stanza dei servizi igienici, ma non tutti i lavori sono ammessi in detrazione. Occorre che siano di “manutenzione straordinaria”, ovvero finalizzati ad opere di rinnovamento strutturale importanti, rifacimento dell’impianto idrico e/o messa a norma, o abbattimento delle barriere architettoniche se in casa è presente un disabile. Il bonus ristrutturazione bagno si può abbinare al Bonus Mobili 2022.
Bonus bagno quando e come richiederlo
Per accedere alle agevolazioni fiscali occorre attenersi ad alcune regole e pratiche stabilite dalla vigente normativa. Questi i punti salienti:
- I lavori devono avere carattere di manutenzione straordinaria
- Per il rifacimento del solo bagno è necessario presentare una CILA all’ufficio tecnico del Comune di riferimento, comunicando la data di inizio lavori. Non occorre attendere il nulla osta.
- I pagamenti vanno effettuati tramite bonifico parlante specifico, con causale del versamento e norma legislativa di riferimento (articolo 16-bis del Dpr 917/1986), nonché i dati fiscali delle parti e quelli della fattura.
Tutta la documentazione andrà conservata ed in sede di dichiarazione dei redditi sarà possibile presentare la richiesta di agevolazione fiscale.
Bonus idrico 2022, cos’è
Il bonus idrico non va confuso con il bonus bagno: si tratta di due agevolazioni fiscali totalmente differenti. Il bonus idrico (o rubinetti) consiste infatti in un contributo fino a 1000 euro finalizzato al cambio di sanitari e rubinetti al fine di un risparmio idrico. L’agevolazione è stata prorogata al 2023, ma fino ad esaurimento dei fondi stanziati dallo Stato (1,5 milioni di euro). Come funziona? Può essere impiegata per l’acquisto e posa di sanitari che abbiano un volume massimo di scarico pari o inferiore a 6 litri, con relativi sistemi di scarico ed opere murarie/idrauliche connesse. Allo stesso tempo si può impiegare per la fornitura e l’installazione di rubinetti, miscelatori e soffioni per la doccia efficaci nel controllo del flusso dell’acqua. Per richiederlo occorre accedere alla piattaforma bonus idrico.
Piattaforma bonus idrico
La piattaforma bonus idrico è la risorsa web attraverso cui presentare la richiesta di rimborso dei 1000 euro. È possibile accedervi tramite SPID o CIE (Carta di Identità Elettronica) dal sito dedicato del MITE (Ministero della Transizione Ecologica) a questo link https://www.bonusidricomite.it/home/
In caso di difficoltà o dubbi è possibile contattare il numero verde 800090545 consultare le FAQ o scrivere un messaggio a bonusidrico@sogei.it.
Per ottenere il bonus in piattaforma vanno inseriti i seguenti dati:
- nome, cognome e codice fiscale del beneficiario
- identificativo catastale dell’immobile in cui vengono installati i dispositivi acquistati
- indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, ecc.)
- importo della spesa
- copia della fattura elettronica o cartacea attestante il pagamento e comprensiva del codice fiscale del beneficiario del bonus
- specifiche del bene acquistato nonché dei lavori di posa in opera e installazione, comprensive dei dati tecnici circa il risparmio energetico di acqua del prodotto acquistato
- dichiarazione di non avere fruito della stessa agevolazione in altri tempi e contesti
- IBAN del beneficiario per ricevere il rimborso