Comunicazione ENEA per caldaia e infissi, quando è obbligatoria

Comunicazione ENEA

In caso di ristrutturazioni di immobili che prevedono un miglioramento energetico, ad esempio con la sostituzione di infissi e caldaie, lo Stato offre degli incentivi fiscali definiti anche come Superbonus o Ecobonus. Per ottenerli occorre che i lavori siano fatti con determinati requisiti e che si svolgano alcune pratiche burocratiche specifiche, come la comunicazione all’ENEA. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e quando è obbligatoria.

Comunicazione Enea e ristrutturazioni

L’ENEA è l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Sua parte integrante è l’Agenzia nazionale efficienza energetica con il correlato sito web. Ai sensi dell’art. 6, c.1 g) del DM 6.08.2020 e dell’art.16 c.2-bis del DL. 63/2013 e s.m.i, i documenti descrittivi degli interventi di ristrutturazione che accedono all’Ecobonus, al Superbonus 110% e al Bonus Casa, devono essere trasmesse all’ENEA per via telematica tramite l’apposito portale. In pratica l’ENEA è l’ente di diritto pubblico deputato a raccogliere le richieste di adesione ai bonus fiscali relativi all’efficientamento energetico.

Quando è obbligatorio fare la comunicazione all’ENEA?

L’obbligo vale per gli interventi di ristrutturazione edilizia che determinano un risparmio / efficientamento energetico o l’impiego di fonti rinnovabili di energia, come i seguenti:

·      Impianti solari termici

·      Caldaie a condensazione e pompe di calore (in sostituzione di vecchie apparecchiature)

·      Sistemi Ibridi

·      Impianti a Biomassa;

·      Impianti Fotovoltaici;

·      Sistemi di termoregolazione

·      Serramenti e infissi (finestre, portoncini blindati, zanzariere e tende)

·      Isolamenti termici e cappotti termici per pareti, tetti, pavimenti e solai

·      Elettrodomestici: forni, frigoriferi, lavastoviglie, lavatrici ed asciugatrici di classe energetica almeno A+

Tutti questi acquisti e lavori di ristrutturazione sono soggetti a detrazioni fiscali diverse che vanno dal 50% al 110% a seconda dei casi e necessitano obbligatoriamente della comunicazione all’ENEA. Non va necessariamente presentata se si effettuano lavori di efficientamento energetico pagati con un bonifico specifico per il bonus ristrutturazioni.

Comunicazione ENEA caldaie, i documenti

Qualunque comunicazione all’ENEA va corredata da una documentazione specifica:

·      Documento di identità e codice fiscale di chi ha effettuato il bonifico e richiede la detrazione

·      Visura dell’immobile interessato dai lavori/acquisto/ installazione

·      Planimetria catastale per la rilevazione della superficie dell’immobile

·      Documenti relativi all’oggetto della detrazione

 

In relazione a questi ultimi in caso di caldaie vanno indicate la potenza ed il rendimento sia del vecchio che del nuovo apparecchio, nonché l’uso che se ne intende fare (ad esempio per acqua calda e termosifoni o solo acqua calda). Ovviamente vanno aggiunte le fatture di acquisto ed installazione ma anche la dichiarazione di un tecnico abilitato che asseveri i requisiti richiesti per l’accesso al bonus.

Comunicazione ENEA infissi, i documenti

Per ciò che riguarda invece gli infissi oltre ai dati dell’immobile e del contribuente vanno indicati:

·      il materiale costitutivo dei telai prima e dopo la sostituzione (legno, PVC, ecc)

·      la trasmittanza

·      le misure

·      la posizione

E’ necessario che il professionista che esegue i lavori fornisca una certificazione con tutti questi dati.

Comunicazione enea infissi e caldaie, le scadenze

La comunicazione all’ENEA per gli infissi, le caldaie e tutti gli altri lavori ed acquisti del caso vanno spediti per via telematica attraverso il portale relativo all’anno di riferimento entro 90 giorni dalla fine dei lavori o dell’eventuale collaudo di un professionista abilitato. Va detto che, secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, la tardiva o mancata comunicazione, seppur obbligatoria non implica la perdita del beneficio fiscale. Una volta inviata invece, in caso di errore, può essere corretta entro i termini della presentazione della dichiarazione dei redditi con cui si intendono portare in detrazione le suddette spese.

Riepilogo dell'articolo

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