Ristrutturare casa per venderla meglio? Sicuramente è un’opzione possibile, anzi auspicabile, quando si hanno a disposizione dei fondi e soprattutto del tempo per procedere con i lavori. Chiaramente però dipende tutto anche da altri fattori come la tipologia delle modifiche da effettuare: una imbiancata alle pareti rende l’immobile più gradevole ed appetibile ai potenziali acquirenti, ma nulla di più, a differenza del montaggio di un impianto fotovoltaico ad hoc che invece ne può accrescere sostanzialmente il valore commerciale. Come orientarsi dunque? Ecco tutto quello che occorre sapere al riguardo.
Ristrutturare casa per venderla meglio
Quando si è alla ricerca di una casa da acquistare nel budget a disposizione vanno ovviamente inserite tante altre spese, come l’onorario dell’agenzia, del notaio, le eventuali tasse e imposte, ma anche i costi di ristrutturazione. Un immobile come nuovo e con rifiniture di pregio avrà sicuramente un valore maggiore rispetto ad uno con impianti ed infissi da rifare. Lo sanno benissimo gli acquirenti, ma anche i venditori devono assumerne consapevolezza. Gli addetti al settore hanno quantificato questo aspetto: a fronte di interventi di ristrutturazione il prezzo della casa può salire in media anche del 20% ovvero il 12% al netto del costo dei lavori. Senza contare gli incentivi fiscali, le agevolazioni e detrazioni, ma soprattutto il fatto che un immobile riqualificato esteticamente, strutturalmente e dal punto di vista energetico si vende con maggiore rapidità. Ma quali i lavori migliori da questo punto di vista?
1. La riqualificazione energetica
Lo vuole la legge: non si può vendere un immobile senza la presentazione di un’APE (attestato di prestazione energetica) indicativo di diverse classi equivalenti al minor impatto sull’ambiente e al maggior risparmio sulle bollette. Più alta è la classe, migliore è l’efficienza energetica e maggiore è il valore della casa. Come aumentarlo? Con una serie di lavori come il cambio degli infissi che favoriscono una minore dispersione termica o dotare la casa di un impianto fotovoltaico o di un cappotto termico, tanto per fare degli esempi. Tutti interventi di ristrutturazione che possono rientrare in agevolazioni fiscali.
2. La metratura e gli spazi
Le case grandi, sempre apprezzabili, rispecchiano costi notevoli per la metratura e di gestione (pensiamo solo ai riscaldamenti o al tempo per le pulizie). Ne consegue che vendere un immobile di 140 mq in una zona in cui il valore si attesta sui 5000 euro al mq può essere molto difficile. Ecco, dunque, che una ristrutturazione può essere d’aiuto: la casa, ottenuti i vari permessi, si può dividere! In alternativa si possono modificare gli spazi con lo scopo di crearne un b&b o una casa per studenti, tale da essere appetibile a diversi investitori. Lo stesso però può valere per case di dimensioni più modeste: ristrutturare per eliminare angoli morti e creare open space è sempre ottimale… Insomma, basta rendere l’abitazione più confortevole!
3. Cabine armadio e armadi a muro
Sono delle rifiniture su misura capaci di fare la differenza nella distribuzione adeguata degli spazi e comportano per l’acquirente anche un risparmio importante sull’acquisto del mobilio. In pratica si tratta di particolari ristrutturazioni che possono far notevolmente lievitare il prezzo dell’immobile.
4. Il secondo bagno
Una condizione ineludibile sembra essere quella del secondo bagno: chi non lo vorrebbe? È un comfort che aumenta di molto il valore delle case. Anche se piccolo, magari di servizio, con i sanitari essenziali. In realtà, oggi come oggi le case con una sola toilette difficilmente vengono prese in considerazione dagli acquirenti, se non in prospettiva di lavori di ristrutturazione per realizzarne una in più, magari all’interno della camera da letto, ma l’offerta economica è chiaramente più bassa. Ecco, quindi, che un venditore dovrebbe valutare in prospettiva la realizzazione di un secondo bagno prima di mettere sul mercato la propria casa. Con gli incentivi si può aumentare il valore dell’immobile senza spese eccessive.
5. Impianti nuovi
Gli impianti devono essere almeno a norma se si vuole vendere una casa ad una cifra appetibile: difficilmente un acquirente acquista a prezzo pieno un immobile con impianti obsoleti che ben presto potrebbero richiedere degli aggiustamenti con tutti gli oneri del caso, dell’elettricista o dell’idraulico, ma anche per la pavimentazione o le mattonelle sui muri. Senza contare che gli impianti vecchi sono spesso sinonimo di dispersione e sprechi. Rifare questa parte della casa può aumentarne notevolmente il valore per la vendita e favorire una maggiore velocità nelle transazioni.
6. Riqualificare gli esterni
Una esigenza vecchia che si è fatta più pressante nel post pandemia: una casa con un ambiente esterno funzionale è più richiesta, apprezzata ed ha dunque un valore migliore. Anche e soprattutto se la metratura interna non è particolarmente grande. Sistemare un giardino, un terrazzo, o anche un semplice balcone, con piccole accortezze (ed il bonus verde) può facilmente far lievitare il prezzo della casa senza un grande investimento, perché talvolta basta anche solo la bellezza di uno spazio verde per incantare un acquirente.
7. Gazebo e verande
Bisogna prestare attenzione alle normative, ma con le ultime leggi è tutto più semplici: un gazebo o tettoia in un terrazzo o giardino possono rendere un ambiente esterno assolutamente più vivibile e bello, così come la veranda su un balcone, quale spazio tecnico o di servizio dove, ad esempio, mettere una lavanderia e la caldaia. Si tratta di ristrutturazioni che possono aumentare di molto la qualità della vendita immobiliare.
8. Rivestimenti e pavimenti
I rivestimenti, ma soprattutto i pavimenti devono essere di qualità. È sicuramente un aspetto che il potenziale acquirente prende in considerazione. Sono parte integrante del valore dell’immobile: marmo e parquet possono fare una netta differenza. Anche l’occhio vuole la sua parte e colori o disegni démodé o legno totalmente graffiato, non rappresentano il giusto stimolo. Cambiare i vecchi rivestimenti del bagno e della cucina, anche con materiali meno pregiati, o far lucidare il marmo o i pavimenti in legno può fare una differenza notevole. Una piccola ristrutturazione che può cambiare il prezzo di vendita.
9. Gli infissi
Il discorso è lo stesso dei rivestimenti e dei pavimenti, ma con una differenza sostanziale: i vecchi infissi in legno, seppur pregiati e con il doppio vetro, se non sono stati sottoposti a manutenzione ordinaria possono aver perso la loro bellezza e qualità di isolamento, apparendo più che sofisticati, vecchi. Ristrutturare cambiando gli infissi può essere una buona scelta.
10. Gli accessori del benessere
Non ci si pensa spesso, eppure un acquirente può rimanere facilmente colpito da soluzioni immobiliari complete di sistemi di antifurto, impianti di domotica, ma anche semplici zanzariere e tende oscuranti, nuove e funzionanti. A volte basta un piccolo investimento anche su questi due ultimi aspetti per rivalutare la soluzione immobiliare da vendere.
Ristrutturare per Vendere, a chi rivolgersi?
La ristrutturazione degli immobili va commissionata a professionisti del settore, geometri o architetti, e a relative imprese edili, fermo restando che alcuni piccoli interventi sono possibili anche con il fai da te. Tuttavia, per comprendere bene quali interventi fare per aumentare il valore della casa prima di venderla può essere utile affidarsi ad agenti immobiliari di provata esperienza, come i consulenti iad, che ben conoscono i desideri degli acquirenti. Qui i contatti.