Su quanti immobili si può usufruire del bonus ristrutturazioni? Ovvero, è possibile ottenerlo per la prima casa e anche per quella al mare o in montagna? La domanda è lecita e la risposta è affermativa, anche se vanno fatti dei distinguo e la burocrazia al riguardo non aiuta nella comprensione di questo ed altri benefici fiscali. Prima di entrare nel merito è quindi giusto capire in cosa consiste in bonus ristrutturazione, quando è concesso, per quali lavori ed infine su quanti immobili spetta e cosa accade se si effettuano due ristrutturazioni su una medesima soluzione abitativa. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Bonus ristrutturazione: di cosa si tratta
Il bonus ristrutturazione consiste in una detrazione fiscale ai fini Irpef, tale da consentire il recupero del 50% delle spese sostenute per interventi edili di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, riqualificazione energetica, ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione, ampliamento e cambio di destinazione d’uso su immobili residenziali e non residenziali, come ad esempio box auto, cantine e soffitte, di proprietà o in affitto. La detrazione si calcola su un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ogni unità immobiliare e si ripartisce in 10 rate annuali di pari importo. Per accedere al bonus ristrutturazione è necessario pagare le spese con bonifico bancario o postale, ovvero attraverso un mezzo “tracciabile” indicando nella causale del versamento la normativa di riferimento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato nonché il numero della fattura. Inoltre, è obbligatorio comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati relativi agli interventi effettuati e alle spese sostenute tramite il servizio online “cessione del credito e sconto in fattura”, laddove si utilizzino questi ulteriori benefici.
Bonus ristrutturazioni su due immobili: è possibile? La risposta dell’Agenzia delle Entrate
Il bonus ristrutturazione spetta per ogni unità immobiliare oggetto di intervento, indipendentemente dal numero di immobili posseduti dal contribuente, anche se appartenenti alla stessa categoria catastale o situati nel medesimo comune. Ciò significa che è possibile usufruire del bonus ristrutturazione su due o più immobili, purché si rispettino i requisiti previsti dalla normativa. Non solo: bisogna tenere presente che il limite massimo di spesa di 96.000 euro si applica per ogni unità e non per contribuente. Quindi, se si effettuano interventi di ristrutturazione su due case diverse si potrà beneficiare della detrazione fino a un massimo di 192.000 euro (96.000 euro x 2), ripartiti in 10 rate annuali. Questo principio è stato confermato dall’Agenzia delle Entrate che ha specificatamente chiarito in più occasioni ed interpelli come il bonus ristrutturazione spetti anche nel caso in cui il contribuente sia proprietario o titolare di diritti reali su più unità immobiliari oggetto di intervento.
Due ristrutturazioni sullo stesso immobile: il bonus spetta due volte?
Se invece si effettuano due interventi di ristrutturazione sullo stesso immobile, il bonus spetta due volte? La risposta dipende dal tipo di intervento e dal periodo in cui sono stati effettuati. Infatti, la normativa prevede che il bonus ristrutturazione sia cumulabile con altre agevolazioni fiscali per la casa, come ad esempio l’ecobonus, il sismabonus, il bonus mobili e il bonus verde. Questo significa che, se si eseguono due interventi sullo stesso immobile che rientrano in diverse tipologie di agevolazione, si potrà beneficiare di entrambe le detrazioni, sempre nel rispetto dei limiti di spesa previsti per ognuna. Un esempio per comprendere meglio. Se si effettuano interventi di ristrutturazione edilizia e interventi di efficientamento energetico su un unico appartamento, si potrà usufruire sia del bonus ristrutturazione che dell’ecobonus, fino a un limite massimo di spesa di 96.000 euro per il primo e di 65.000 euro per il secondo. Tuttavia, bisogna prestare attenzione, poiché di fatto esistono dei casi particolari. Se il lavoro è contestuale, rientra in un medesimo progetto e viene svolto nello stesso anno fiscale, o periodo d’imposta infatti, l’agevolazione spetta una volta sola, nel limite massimo di spesa di 96.000 euro. Al contrario, laddove i due interventi di ristrutturazione edilizia sulla stessa casa vengano effettuati in periodi d‘imposta diversi l’agevolazione è doppia, ma, come ha spiegato più volte l’Agenzia delle Entrate, devono costituire progetti edili distinti. La mera prosecuzione di un lavoro, o la funzionalità dell’uno rispetto all’altro, seppur riguardante una tipologia diversa di intervento comporta un unico beneficio fiscale. Di contro il bonus mobili è cumulabile con il bonus ristrutturazione a prescindere. Esempi pratici? Se si ristruttura un bagno e successivamente la cucina o il terrazzo, il bonus spetta per entrambi gli interventi, purché non siano stati realizzati in continuità temporale e non abbiano comportato modifiche strutturali all’immobile. Invece, se si effettuano lavori dell’intero appartamento e successivamente un ampliamento dello stesso, o viceversa, il bonus spetta solo per il primo intervento, in quanto il secondo è funzionalmente collegato al precedente.
Acquisto casa da ristrutturare: la consulenza di iad immobiliare sui bonus
Se si acquista una casa da ristrutturare, si può usufruire del bonus ristrutturazione? La risposta è sì, a condizione che l’acquisto sia avvenuto entro il 31 dicembre 2023, ovvero anche in futuro laddove la legge di bilancio confermi il beneficio, e che gli interventi di ristrutturazione inizino entro sei mesi dalla data dell’acquisto. Il bonus spetta anche al venditore dell’immobile, se ha sostenuto delle spese per la ristrutturazione prima della vendita. La normativa però può essere ostica per i non addetti ai lavori e quindi è sempre opportuno chiedere chiarificazioni ad un professionista del settore. Acquistare una casa da ristrutturare o venderne una appena riqualificata è più facile con l’ausilio di iad immobiliare. Per approfondire tale argomento e ricevere assistenza e consigli personalizzati sui bonus fiscali per la casa, è possibile contattare uno dei consulenti indipendenti afferenti alla rete, presenti in tutta Italia e non solo.