Il bonus 110 per la ristrutturazione edilizia finalizzata all’efficientamento energetico è stato prorogato, con qualche novità e nuove complicazioni per gli addetti ai lavori. Ma come funziona? Quando scade e come ottenerlo in condominio o in una villetta unifamiliare privata? Vediamo nel dettaglio.
Superbonus 110, la proroga
Dopo il “Decreto Rilancio” che lo ha instaurato e quello “semplificazioni” che ha tentato di alleggerirne la burocrazia, dal 12 Novembre 2021 è in vigore anche il decreto anti-frode, che ha regolamentato alcuni passaggi per l’accesso al superbonus 110 voluto per rilanciare l’edilizia e migliorare dal punto di vista energetico l’efficienza delle abitazioni. Ora la legge di bilancio 2022 ha apportato ulteriori modifiche. Di particolare rilievo la proroga per l’accesso a questo prezioso beneficio fiscale che però è differenziata in base alle categorie degli immobili. Nello specifico il super bonus o bonus 110 è prorogato:
- Fino alla fine del 2023 per i condomini o comunque per gli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari (o mini-condomini). Per questi ultimi c’è la possibilità di una ulteriore dilazione nel tempo, ma con un’aliquota fiscale diversa (il 70% fino al 2024 ed il 65% fino al 2025).
- Fino al 2023 anche per gli immobili di proprietà di cooperative e ex IACP, purché lo stato di avanzamento dei lavori e delle spese a giugno dello stesso anno sia pari o superiore al 60%.
- Fino a tutto il 2022 per le case unifamiliari. La legge di Bilancio 2022 ha comunque definitivamente escluso il tetto ISEE di 25.000 precedentemente ipotizzato.
Bonus 110, come funziona
Si tratta di un beneficio fiscale che è stato messo a disposizione dei cittadini per rinnovare il patrimonio immobiliare del nostro Paese dal punto di vista energetico ed antisismico, come da normativa europea, e al contempo revitalizzare il settore lavorativo dell’edilizia. Il Superbonus è concesso anche per l’installazione di pannelli fotovoltaici e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sia in condomini che in abitazioni indipendenti.
Consiste in una detrazione del 110% che può essere ottenuta in 5 anni in altrettante rate di pari importo per le spese sostenute nel 2020 e 2021, o in 4 anni se si tratta del 2022. Ciò che però ha stimolato maggiormente l’avvio dei cantieri è stata sicuramente la possibilità di accedere allo sconto in fattura o alla cessione del credito, permettendo a privati e condomini di non anticipare soldi e quindi ristrutturare praticamente a costo zero. Anche lo sconto in fattura e la cessione del credito sono state prorogate dalla Legge di bilancio 2022, benché le procedure per l’ottenimento siano state rimodulate dal decreto antifrode.
Quali lavori sono inclusi nel superbonus 110?
La concessione di questo beneficio fiscale è legata alla tipologia dei lavori di ristrutturazione che vengono eseguiti: devono comportare un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’immobile a cui sono destinati. Per raggiungere l’obiettivo occorre effettuare lavori definiti “trainanti”:
- Interventi di isolamento termico degli involucri edilizi (ovvero il cappotto termico)
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari
- Interventi antisismici (sismabonus)
A questi possono essere aggiunti altri lavori “trainati” volti a raggiungere un miglioramento energetico a patto che siano eseguiti congiuntamente ai precedenti (installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo, sostituzione di infissi, eccetera).