Bonus caldaia 2022, proroga e scadenze

Cos’è il bonus caldaia ed in cosa consiste? Si può effettuare lo sconto in fattura? Quale è la scadenza per effettuare l’acquisto e la messa in opera? Si può avere anche con la ristrutturazione della casa o solo con il cosiddetto ecobonus?

Muoversi nei vari bonus fiscali è sempre piuttosto complicato. Ecco cosa occorre sapere per arrivare preparati al cambio della caldaia finalizzato all’efficientamento energetico.

Bonus caldaia cos’è?

Si tratta di un’agevolazione fiscale finalizzata al cambio di una vecchia caldaia a favore di una nuova più efficiente energeticamente. Ciò significa che se un immobile è privo di questo dispositivo e quindi si tratta di una nuova installazione, non è possibile ottenere il bonus. Ne possono usufruire i proprietari o coloro che hanno un diritto reale sull’immobile (come gli affittuari ad esempio) a patto che sostengano le spese del caso. Il bonus caldaia comunque non è univoco, ovvero esistono diverse aliquote di beneficio a seconda della tipologia di lavoro e finalità. Queste sono:

  • Bonus ristrutturazione casa: prevede un’agevolazione pari al 50% dei lavori, comprensivi anche dell’acquisto, montaggio e messa in opera della caldaia. Spesso è abbinato anche al bonus mobili. La nuova caldaia, a sostituzione della vecchia, deve essere a condensazione e di classe energetica pari ad A o superiore.
  • Ecobonus: l’aliquota è del 65% ed è mirata all’acquisto per sostituzione di caldaie di nuova generazione a condensazione di classe energetica A. A questa vanno comunque abbinati dei sistemi di termoregolazione, sempre rientranti nel beneficio fiscale (non necessari nel bonus ristrutturazioni al 50%). Anche i condomini possono usufruirne.
  • Superbonus 110%. In caso di lavori di efficientamento energetico riconducibili al superbonus la caldaia potrà rientrare nella spesa totale.

Bonus caldaia 2022, proroga e scadenza

Il Bonus caldaia è stato prorogato fino al 31 Dicembre 2024. Tuttavia, la scadenza per richiedere il beneficio fiscale per l’anno in corso è la fine del 2022. In pratica non c’è bisogno di affannarsi ad acquistare ed installare una nuova caldaia perché il bonus si può avere anche nei prossimi 2 anni (salvo cambiamenti normativi), ma se è stata già comprata, occorre ultimare la pratica entro il 31 dicembre di quest’anno per ottenere l’agevolazione fiscale nella prossima dichiarazione dei redditi. Va ricordato che questo beneficio prevede un rimborso/ sconto ai fini Irpef in 10 quote di pari entità nel corso di 10 anni.

Bonus caldaia sconto in fattura è possibile?

La proroga del bonus riguarda anche le modalità di fruizione: oltre alla detrazione del 50-65 o 110% anche per la caldaia si possono richiedere lo sconto in fattura e la cessione del credito. Quest’ultimo prevede cessione del credito d’imposta ad un terzo, tendenzialmente il fornitore di beni (ad esempio chi vende o installa la caldaia) in cambio di un rimborso in denaro della detrazione ceduta. Permette cioè di monetizzare subito la cifra che altrimenti si sarebbe ottenuta in 10 anni. Lo sconto in fattura ne è una tipologia: comporta una cessione del credito direttamente al venditore/ditta, in modo da non dover anticipare l’intera quota.

Bonus caldaia come ottenerlo?

Per ottenere questa agevolazione fiscale occorre seguire alla lettera tutte le prassi burocratiche, diverse a seconda del tipo di intervento. Sempre e comunque occorre che i pagamenti siano tracciabili, ovvero effettuati con bonifici parlanti e darne comunicazione all’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile). In genere la comunicazione va fatta online, tramite il sito dedicato, entro 90 giorni dal termine dei lavori. È un passaggio fondamentale per ottenere l’agevolazione fiscale, così come il pagamento tracciabile ed i requisiti della caldaia. È importante inoltre conservare tutti i documenti (fatture e schede tecniche) che comprovano lo svolgimento dei lavori ed il pagamento, la scheda descrittiva e la ricevuta di invio all’ENEA della comunicazione. A seconda del bonus, anche le asseverazioni svolte da un tecnico qualificato. Serviranno in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Riepilogo dell'articolo

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