Iva su acquisto casa: quando non si paga?

L’IVA sull’acquisto della casa è uno dei costi da tenere a mente quando si stabilisce un budget massimo per la compravendita di un immobile, che è quello che si ha a disposizione. Non sempre però questa spesa è dovuta, dipende dai casi. Qui potrete ricevere tutte le informazioni del caso.

Cos'è l'IVA e quale è la legge che la regolamenta?

Prima di definire quando si paga l’IVA sull’acquisto di un immobile, è importante capire di cosa si tratta. Il termine IVA è in realtà un acronimo che indica l’Imposta sul Valore Aggiunto. È dunque una tassa, che comunemente viene applicata a beni e servizi di vario tipo. È disciplinata principalmente dal Decreto del Presidente della Repubblica 633/1972, noto come Testo Unico delle Imposte sui Redditi. La legge italiana prevede l’applicazione dell’IVA sull’acquisto di una casa solo in determinate situazioni.

L'IVA sull'acquisto di una casa, cosa dice l’agenzia delle entrate

L’IVA sull’acquisto di una casa può variare a seconda delle circostanze. In realtà per fare il calcolo delle imposte da pagare quando si acquista un immobile occorre avere presenti diversi parametri: la destinazione d’uso per abitazione o meno, se diventa luogo di residenza abituale, ma anche la tipologia del venditore, privato o impresa, costruttrice o meno. La questione non è facile da dirimere anche perché non sempre esistono dei paletti ben definiti. Per tale motivo, quando si sta per acquistare la casa dei sogni e si calcolano le spese da affrontare, è utile farsi aiutare dall’agente immobiliare anche riguardo a questa situazione. Ma cosa dice l’Agenzia delle Entrate al riguardo? L’argomento è stato oggetto di una vera e propria guida che sintetizza alcuni aspetti. In linea generale l’acquisto di una casa non è soggetto a IVA, sia che la vendita avvenga da un privato che da un’impresa. Ma esistono dei distinguo.

IVA acquisto casa quando si paga

La normativa italiana non prevede il pagamento dell’IVA nelle compravendite immobiliari, se non in casi specifici. In genere quando si tratta di una casa nuova ceduta dall’impresa costruttiva. Per entrare più nello specifico, l’imposta si applica quando un’impresa vende entro 5 anni dalla costruzione o ristrutturazione. Altresì, per scelta fiscale personale, la stessa può optare per l’applicazione dell’IVA, anche dopo tale tempistica. In tal caso l’operazione andrà indicata nel contratto di vendita o rogito, o prima ancora nel preliminare. Comunemente ed in sintesi si può dire che l’IVA va pagata sull’acquisto di una casa nuova se si compra dal costruttore, ma questa affermazione non va presa come un dogma. Dipende dai casi. Spetta comunque all’acquirente pagare l’IVA sull’acquisto della casa, quando dovuta, nella misura del 10% del prezzo per immobili non di lusso e del 22% per quelli più pregiati. Questo se non sussistono agevolazioni per la prima casa.

Iva su acquisto casa: quando non si paga?

In quali casi, dunque, non si paga l’IVA sull’acquisto della casa? Mai se la compravendita avviene con un privato e neppure se il contratto si stipula con un’impresa, fatti salvi i casi sopra descritti. Attenzione però, perché comunque occorre pagare altre imposte se non si versa l’IVA, a prescindere dal venditore:

Imposta di registro al 9%, ma con un minimo di 1.000 euro
Imposta catastale fissa a 50 euro
Imposta ipotecaria fissa a 50 euro
Queste imposte si pagano anche in caso di transazione con IVA, ma cambiano le cifre che vanno dunque a sommarsi

• l’imposta di registro fissa di 200 euro

• l’imposta ipotecaria fissa di 200 euro

• l’imposta catastale fissa di 200 euro

IVA per acquisto prima casa

A differenza di ciò che si crede, l’acquirente non è esente dal pagamento dell’IVA, quando dovuta, anche se è in possesso dei requisiti per la prima casa.  In tal caso comunque sussistono egualmente delle agevolazioni: l’imposta sul valore aggiunto passa dal 10% al 4%, mentre restano invariate le altre. È importante notare che, per beneficiare dell’aliquota agevolata per la prima casa, l’acquirente deve soddisfare alcuni requisiti, come non essere già proprietario di altri immobili ad uso abitativo nello stesso Comune e trasferire la residenza entro 18 mesi dalla data di acquisto.

Riepilogo dell'articolo

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