Incentivi per ripopolare i borghi? Le iniziative sono numerose ed appetibili. In Italia i comuni a rischio di scomparsa con meno di 5000 abitanti sono circa 6000 e molti sindaci si stanno organizzando per evitare che diventino piccole città fantasma proponendo sconto sulle tasse comunali ed altre agevolazioni economiche e fiscali. Vediamo nel dettaglio.
Borghi italiani da ripopolare, perché è importante?
Si stima che nel 2050 la popolazione italiana sarà concentrata per il 50% nelle grandi metropoli, con conseguenti difficoltà ambientali e organizzative. Al contempo i piccoli comuni continueranno a svuotarsi se non si avvia un’inversione di tendenza. Questo esodo è iniziato da tempo perché le giovani coppie si avvicinano alle città per trovare lavoro e strutture adeguate come le scuole ed i servizi. Così, nei borghi rimangono solo gli anziani, non più in grado di gestire attività economiche, il cuore vitale di ogni agglomerato urbano.
Eppure, i piccoli borghi italiani sono dei gioielli di architettura, arte, storia e cultura tradizionale che possono essere sfruttati ai fini del turismo e molto spesso per nuovi progetti di agricoltura e integrazione. Per questo vanno salvati. Non solo. I costi per vivere in città sono spesso proibitivi e molti giovani si spostano in periferia o nei comuni limitrofi adeguatamente collegati, più abbordabili per un affitto o l’acquisto di una casa, ma soprattutto con una qualità di vita migliore, con ritmi meno intensi, immersi nella natura. Coniugare questi aspetti è dunque estremamente positivo per tutte le parti in causa ed oggi, grazie allo smart working, trasferirsi nei piccoli borghi diventa sempre più facile. Quello su cui puntare per far tornare gli abitanti in luoghi decentrati sono gli incentivi economici concreti ed in questo senso sono molti i comuni e le regioni che si stanno organizzando.
Incentivi per ripopolare i borghi, case a 1 Euro
Acquistare una casa alla simbolica cifra di un euro? È possibile in molti piccoli borghi: è sicuramente l’incentivo più noto al riguardo. Come funziona?
L’acquirente si impegna a ristrutturare l’immobile entro un anno e a finire i lavori entro 3, a sostenere le spese notarili, quelle della voltura e dell’accatastamento e a stipulare una polizza fideiussoria tra i €1.000,00 e €5.000,00. Solitamente si richiede anche la residenza. Tra i primi Comuni ad aderire a questa iniziativa quello di Gangi a pochi chilometri da Palermo, sulle Madonie ed eletto “Il Borgo più bello d’Italia 2014”.
Un altro esempio si ha a Borgomezzavalle in Piemonte. È un comune giovane, nato dalla fusione di altri due spopolati (Seppiana e Viganella). Oggi conta circa 400 abitanti. Si trova in una posizione strategica per chi ama la montagna. Gli immobili in vendita sono abbandonati da anni e necessitano di una ristrutturazione. Il primo incentivo è dunque questo, volto al ripopolamento, ma al contempo anche alla riqualificazione urbana. Un ottimo spunto per chi vuole una casa per le vacanze.
Incentivi economici e fiscali per ripopolare i borghi
A Borgomezzavalle esistono anche altri tipi di incentivi: per chi desidera porvi la residenza sono previsti anche contributi economici concreti: 1000 euro per ogni nuovo nato e 2000 euro per chi apre un’attività con partita iva. Lo stesso accade a Candela, in provincia di Foggia: ai nuovi residenti sono concessi incentivi dagli 800 ai 2000 euro. A Locana, in Piemonte, vengono offerti 9000 euro in tre anni a tutte le famiglie che prendono la residenza a patto che abbiano almeno un bambino ed un reddito minimo di 6000 euro l’anno. In Sicilia ad Alcara Li Fusi (Me) sulle cime dei Monti Nebrodi, un borgo di soli 600 abitanti, si punta sulla riqualificazione urbanistica finalizzata al turismo: è possibile acquistare immobili da ristrutturare a prezzi bassissimi e con il superbonus 110 tutto è più semplice. Ma le iniziative al riguardo sono numerose: basta trovare il luogo del cuore e cercare il bando sul sito istituzionale.
Borghi da ripopolare in Lombardia
Non solo i Comuni: anche le Regioni si stanno impegnando al fine di ripopolare e riqualificare piccoli borghi. È il caso della Lombardia dove sono stati stanziati per il triennio 2021-2023 fondi per circa 260 milioni di euro per sostenere i Comuni in interventi di rigenerazione urbana, riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei borghi storici.