Fare la cerchiatura di un muro portante e/o l’apertura di un vano tra due stanze è un lavoro di ristrutturazione legato ad alcuni vincoli e regole della normativa edilizia, che vanno rispettate perché possono cambiare la planimetria della casa. Chi sta per acquistare un immobile o decide di rinnovare quello in cui abita per nuove e più consone esigenze abitative, deve sapere a cosa va incontro e come muoversi, con l’ausilio di tecnici specializzati. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Cerchiatura muro portante, cos’è e quando è necessaria
L’apertura di una porta o finestra su un muro portante è un lavoro molto particolare e delicato. Per definizione, infatti, il muro portante sia esso in pietra, cemento o mattoni “sostiene” la struttura. Intervenire su questo può indebolire la parete e la parte dell’immobile a cui è collegata. Tuttavia, moderni materiali e nuove tecnologie, se eseguite con professionalità, permettono di ovviare al problema. La cerchiatura è una soluzione ed è rappresentata da un telaio in acciaio o in cemento armato, intorno all’apertura del vano. Questa permette di mantenere la stabilità della parete. È sempre necessaria, dunque, se si vuole aprire una finestra o un vano tra due stanze, ad esempio creando un open space tra cucina e salotto o un bagno con accesso dalla camera da letto se si interviene su un muro portante, non serve se si opera invece su un tramezzo. In alternativa e allo stesso scopo si può rafforzare la parete stessa con un intonaco armato.
Aprire vano tra due stanze o allargare porta su muro portante
Aprire un vano tra due stanze o allargare una porta preesistente che insiste su un muro portante, con l’ausilio di una cerchiatura sono lavori definiti dal regolamento edilizio come manutenzione straordinaria. Come tali necessitano di alcune pratiche burocratiche ed accortezze: occorre presentare una pratica di SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). al Comune e una strutturale presso l’ufficio del genio civile. Per tutto questo servono oltre ad un’impresa qualificata anche un ingegnere strutturista ed un direttore dei lavori che controlli e garantisca la corretta realizzazione degli stessi. Tutto ciò ha una tempistica: il tecnico prescelto dovrà visionare e controllare tutti gli atti relativi all’immobile (permesso di costruire, concessioni edilizie, eventuali DIA precedenti, il tutto con annesse planimetrie). Se non sono in possesso del proprietario dell’immobile occorre farne richiesta al Comune. L’architetto, ingegnere o geometra incaricato dovrà poi redigere un progetto e presentare la SCIA all’ufficio di competenza. È una segnalazione di inizio lavori che non richiede un’autorizzazione, ma il Comune entro i 30 giorni può comunque valutare la completezza e richiedere un’integrazione documentale o l’eventuale rimozione di danni.
Cerchiatura muro portante, sempre possibile?
Sostanzialmente no, o meglio: è possibile quando si prospetta come intervento locale nel rispetto della normativa vigente. Ad esempio, una cerchiatura è ammessa se effettuata secondo i seguenti criteri:
- Con il mantenimento di una parte muraria laterale residua di almeno 50 cm dal muro portante perpendicolare
- La stabilità/rigidezza del muro portante oggetto di modifica può essere modificata nei limiti del ± 15%.
Non è possibile invece nei seguenti casi:
- Inserimento di montanti nei muri trasversali
- Cerchiature nelle intersezioni murarie
- Quando servono per aprire porte e finestre nelle pareti perimetrali dell’immobile a meno di un metro dall’angolo
È chiaro che per tematiche così tecniche il fai fa te è altamente sconsigliato: non solo per la complessità della materia e la necessità di rispettare le regole della normativa edilizia (evitando abusi), ma anche e soprattutto per motivi di sicurezza e stabilità. Occorre sempre rivolgersi a dei professionisti.
Va ricordato infine che se l’immobile oggetto dei lavori fa parte di un condominio l’apertura di porte e finestre sulle parti comuni necessita di autorizzazione anche se non si tratta di interventi su muri portanti.
Cambiare planimetria casa
Aprire un vano tra due stanze, allargare una porta preesistente o creare una nuova finestra significa cambiare la planimetria della casa e potrebbe avere conseguenze sull’abitabilità della casa. Dopo ogni siffatto intervento, dunque, è obbligatorio richiedere una variazione catastale. Questa va presentata all’Agenzia delle Entrate, a carico dell’intestatario dell’immobile, tramite una documentazione redatta da un tecnico abilitato, che comprende la nuova planimetria. In genere è il professionista che ha effettuato la SCIA a concludere il lavoro con l’aggiornamento al catasto.