Investimento immobiliare: una scelta che non invecchia mai, anche se alcune battute d’arresto nel settore si sono verificate in passato. Ma conviene sempre? Quando e dove, in quali città? L’importante è scegliere la casa giusta, da rivendere nel momento migliore e/o da ristrutturare o meno per affittarla.
Investire nell’immobiliare conviene?
L’investimento sul mattone non passa mai di moda: chi ha una buona liquidità può fare discreti affari, ma non è sempre semplice, occorre avere ben presente i costi a cui si va incontro che non riguardano solo il mero prezzo dell’immobile. Vanno considerati infatti altri oneri:
- le tasse sull’acquisto della casa (solitamente seconda e quindi non soggetta ad agevolazioni fiscali);
- le spese notarili;
- le spese dell’eventuale agenzia immobiliare (in media circa il 3%);
- l’imposta di registro pari al 9%;
- la cedolare secca (aliquota al 21% se a canone libero e al 10% su quello concordato) o altre forme di tassazione se la si vuole affittare;
- gli interessi se si stipula un mutuo;
- i costi eventuali per ristrutturarla.
Senza dimenticare che l’Irpef del caso si calcola sul reddito annuo del proprietario. Se l’immobile resta sfitto va pagata anche l’IMU come seconda casa.
Investimento immobiliare, dove conviene?
Un altro aspetto da considerare se si vuole investire nell’immobiliare è il luogo. Le grandi città come Roma o Milano hanno sempre un fervido mercato che offre una certa facilità per mettere a reddito l’immobile con un affitto così come di rivendere ad un prezzo più alto nell’arco di poco tempo. Ciò è più facile se la casa è in prossimità di servizi e trasporti efficienti, come la metropolitana, o adiacente ad università, per affittare a studenti.
Lo stesso dicasi per i luoghi di villeggiatura: in tal caso però va evidenziato che l’affitto è possibile solo nella stagione estiva, per quanto possa essere più remunerativo, ma vanno messi in conto anche i costi di una maggiore manutenzione, nonché quelli delle utenze domestiche. Gli esperti suggeriscono anche un altro parametro: ovvero può essere conveniente investire in città in cui comprare casa costa meno rispetto al reddito medio degli abitanti: Palermo, Genova e Bari sono i luoghi migliori.
Investimento immobiliare, quando conviene?
Non è semplice rispondere a questa domanda. Dopo un periodo di crisi del settore le compravendite immobiliari hanno trovato una nuova spinta e con una maggiore domanda sono aumentati anche i prezzi. Tuttavia, sembrano destinati ancora a salire, quindi questo può essere il momento giusto.
Da tenere presente anche le attuali numerose agevolazioni fiscali in materia di edilizia (dall’ecobonus al superbonus 110%) che permettono di ristrutturare casa per affittarla in modo conveniente o addirittura gratuito. Se si intende investire nel mattone con un mutuo i tassi sono decisamente bassi.
Investimento immobiliare, perché conviene?
Una volta tenuti in conto tutti i parametri sopracitati è possibile dire che investire nell’immobiliare oggi conviene più che mai. Il mercato è in risalita, per il desiderio di case più spaziose dopo la pandemia, ma un buon input è dato anche dal turismo (con la creazione di bed and breakfast ad esempio), senza dimenticare le appetibili forme di crowdfunding immobiliare che permettono a singoli individui di investire piccole quote in un unico progetto di gruppo. Non più, dunque, solo messa a reddito con l’affitto o il flipping (trovare una casa ad un prezzo stracciato ad esempio nelle aste giudiziarie per rivenderla subito ad una cifra maggiore).