L’acquisto della prima casa è un passo importante che richiede un impegno economico significativo. Non solo bisogna considerare il prezzo dell’immobile, ma anche le tasse, le imposte di bollo ed altre spese come ad esempio quelle per il notaio o l’agenzia immobiliare. Tuttavia esistono anche delle agevolazioni fiscali. Ecco cosa occorre sapere per avere le idee chiare.
Costi acquisto casa, quali sono?
Il budget a disposizione per l’acquisto di una casa è il primo parametro da tenere presente, prima ancora di iniziare la ricerca della nuova abitazione. Il rischio altrimenti è di innamorarsi di un immobile che poi non è alla propria portata. Oltre al prezzo con cui l’appartamento o la villetta viene venduto bisogna infatti considerare tante altre spese, tra tasse, mediazioni e atti. Quali?
• Il preliminare o compromesso: è utile per “fermare” un immobile in attesa, ad esempio, di un mutuo e permette di acquisire documentazioni utili al controllo del bene da acquistare (come le planimetrie). Per essere valido va registrato presso l’Agenzia delle Entrate e questo ha un costo: 200 euro per l’imposta di registro più quella di bollo che varia in base al numero di pagine dell’atto. Se ci si avvale di un notaio, all’acquirente spetta anche il pagamento della parcella del professionista.
• L’agenzia immobiliare: al mediatore della compravendita spetta una provvigione che si aggira mediamente tra il 2% ed il 3%, salvo altri accordi individuali.
• Il notaio per il rogito: è un libero professionista e quindi non ci sono tariffe specifiche. In media un rogito costa comunque tra i 2000 ed i 3000 euro. È quindi utile prima dell’atto chiedere più preventivi.
• Il mutuo: accedere ad un mutuo, oltre agli interessi da restituire nel tempo, comporta anche dei costi iniziali; si tratta di spese di istruttoria, di perizia e di imposte, più -nuovamente- la parcella di un notaio che registri l’atto.
• Tasse acquisto prima casa: in genere si pagano direttamente al notaio al momento del rogito e sono rappresentate da un’imposta di registro, una catastale ed una ipotecaria; le cifre cambiano a seconda dei casi.
Tasse acquisto prima casa: tutto quello che c’è da sapere
Le tasse da pagare per l’acquisto di una prima casa che funga da abitazione stabile sono diverse a seconda di alcuni parametri, ma sempre caratterizzate da agevolazioni fiscali a differenza di una seconda casa. In particolare cambiano in base al soggetto venditore. In caso di compravendita tra privati:
• Imposta di registro: 2%
• Imposta ipotecaria: 50 euro
• Imposta catastale: 50 euro
Se il venditore è un’impresa edile soggetta ad IVA:
• IVA del 4%
• Imposta di registro: 200 euro
• Imposta ipotecaria: 200 euro
• imposta catastale: 200 euro
Se la casa è di recente costruzione (5 anni), l’impresa edile può scegliere se avvalersi o meno dell’IVA.
Sono escluse tali agevolazioni per gli immobili appartenenti alle categorie catastali A/1 , A/8 e A/9, ovvero considerati di particolare pregio.
Tasse acquisto prima casa, prezzo valore e altre agevolazioni fiscali
Un termine da tenere presente è il “prezzo valore” della prima casa al momento dell’acquisto. Questo concetto è stato introdotto da una normativa del 2005 e stabilisce quale base imponibile per il pagamento delle imposte il valore catastale dell’immobile, di solito nettamente inferiore rispetto a quello effettivo di vendita. Va infine evidenziato come sia possibile detrarre dalla dichiarazione dei redditi una serie di spese come gli interessi su mutuo, la parcella del notaio e quella dell’agenzia immobiliare.
Per i giovani under 36, inoltre, è possibile accedere a speciali agevolazioni per l’acquisto della prima casa introdotte dal Decreto Rilancio; leggi il nostro articolo per saperne di più.